IL PUNTO

Con le classi Prime dell'Istituto Comprensivo di Lanzo Torinese ho iniziato lo studio del linguaggio visivo partendo dalla lezione sul punto che è l’unità minima della grammatica visiva. Anche se a prima vista può sembrare un’entità geometrica astratta, in realtà molti oggetti che ci circondano sono percepiti come punti: le stelle nel cielo, i granelli di sabbia nella spiaggia, le gocce di pioggia sul vetro, le lentiggini sulle guance. Nelle opere d’arte il punto viene utilizzato in tanti modi: come unità minima di un disegno, come elemento per creare il chiaroscuro, come strumento per colorare, ma anche come protagonista esclusivo dell’opera. Tanti punti accostati in modo casuale possono creare un disegno che può essere intenzionale o nascere nella mente dell’osservatore. 

Con i punti si possono anche colorare le forme dipinte. Questa tecnica, chiamata Puntinismo, è nata in Francia verso la fine dell’Ottocento e consiste nel riempire le figure con piccoli punti di colore a olio invece di usare lunghe pennellate uniformi. L'opera analizzata dagli studenti è un dipinto di Henri-Edmond Cross (1856 - 1910).





AUTORITRATTO simbolico

Le classi Seconde dell'Istituto Comprensivo di Lanzo Torinese, come prima tavola dell'anno scolastico 2024/2025 e nelle ore dedicate alle attività per l'orientamento, hanno realizzato il proprio autoritratto ricorrendo ai simboli delle loro passioni (hobby, sport, cibi preferiti, oggetti che rappresentano il loro tempo libero). La sfida creativa consiste nel combinare elementi quotidiani nella creazione di un volto dove occhi, naso e bocca sono sostituiti da forme, simboli e oggetti. Con il progetto Autoritratto simbolico, gli studenti sono stati invitati a riflettere sulla propria identità, componendo un’immagine originale e creativa.

Le passioni di Emily sono sciare, leggere, andare in bici e dipingere. A Elisa piacciono i gatti e ama leggere.

 La grande passione di Carmen è l'arte e il disegno. Giulia invece ama il mare e l'estate!


LA GIOCONDA

La Classe 2B dell'Istituto Comprensivo Anna Frank di Sant'Ambrogio ha partecipato alla realizzazione di una grande Gioconda in chiave pop. L'opera rientra nel progetto Il Museo a Scuola. La celebre opera, conosciuta anche come Monna Lisa, è il quadro più conosciuto della storia dell’arte ed è un dipinto ad olio su tavola di pioppo eseguito da Leonardo da Vinci nel 1503 quando si trovava a Firenze. L’opera raffigura Lisa Gherardini, moglie di Francesco Del Giocondo che commissionò l'opera a Leonardo. La Gioconda altro non è che una versione femminile di Leonardo e questo aspetto motiva anche il grande attaccamento che l’autore a verso questo quadro. Nel corso della sua vita, Leonardo non consegnerà mai il dipinto a Francesco del Giocondo e lo porterà sempre con se modificandolo numerose volte, fino al momento in cui in Francia, pochi anni prima della morte, Francesco I lo acquisterà. 

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Ad ogni alunno è stata consegnata una piccola parte del dipinto, commisurata alle difficoltà e predisposizioni di ognuno. Gli studenti sono stati liberi di interpretare la Gioconda combinando gli spazi con texture originali e seguendo un'unica regola: la figura è da realizzare con tonalità calde, mentre lo sfondo sarà caratterizzato da colori freddi.




La pittura di Cézanne

Paul Cézanne (1839-1906) è il pittore francese più singolare ed enigmatico di tutta la pittura francese postimpressionista. Nato ad Aix-en-Provence, nel meridione della Francia, proviene da una famiglia benestante ed ebbe modo di condurre una vita agiata e di svolgere una ricerca del tutto indifferente ai problemi della critica e del mercato. Con le classi 3A e 3B dell'Istituto Comprensivo "Nicoletta" di Coazze ci siamo confrontati sulle opere di Cézanne adottando la tecnica dei pastelli ad olio per riprodurre alcune delle sue più celebri nature morte.

La tecnica dei pastelli a olio piace generalmente alla maggior parte degli studenti perché:

✅ consente una notevole libertà espressiva, adatta anche per coloro che non sono precisi nel disegno

✅ anche le dita delle mani diventano strumenti per sfumare i colori tra di loro, favorendo il controllo diretto del chiaroscuro e del volume degli oggetti

✅ è una tecnica veloce: la morbidezza del pastello e la facilità nella stesura, consentono di creare rapidamente campiture uniformi





Femmes au jardin - Claude Monet

Con la classe 3B dell'Istituto Comprensivo "Nicoletta" di Coazze ho portato avanti un progetto a cui tengo molto, Il Museo a Scuola, ovvero la realizzazione di opere collettive che richiedano l'impegno individuale a fronte di un'opera dedicata ai grandi maestri dell'Arte. Questo progetto è replicabile anche per altre classi e ha funzionato per molteplici aspetti:

✅ anche gli studenti meno abili nel disegno si sentono gratificati per aver contribuito a un lavoro di classe che rispecchia la personalità pittorica di ognuno 

 viene stimolato il confronto con i grandi pittori del passato

✅ in classe si studia la pittura dell'opera trattata ingrandendo i particolari con la piattaforma Google Arts & Culture guardando ai colori e alla resa pittorica sullo schermo del Monitor interattivo presente in aula

 viene incentivato il confronto con i grandi artisti del passato 


L'opera individuata è stata quella di Claude Monet, Femmes au jardin, un olio su tela del 1866. la realizzazione del progetto ho digitalizzato il dipinto e usato il programma Adobe Illustrator convertendo l'immagine in formelle quadrate da consegnare ad ogni studente. La stampa del quadrato è stata poi copiata dagli allievi su un cartoncino bianco ruvido per ottenere le linee guida esatte del disegno. Ogni quadrato misura 16x16 cm e l'opera realizzata dagli studenti, nel suo insieme, misura 64x64 cm.


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Anche la classe 3A ha aderito con entusiamo al progetto e ha chiesto di ripetere l'esperienza con altre opere famose tratte dal periodo storico che i ragazzi stanno studiando. Alla classe ho affidato la realizzazione dell'opera Le Bassin aux nymphéas - harmonie verte, sempre di Claude Monet.


LE PAROLE CI ILLUMINANO

Le classi Terze sono state coinvolte nel progetto "Le parole ci illuminano - Viaggio nella dimensione interiore della parola" dove, attraverso il recupero di pagine di libri destinati al macero, gli studenti hanno creato immagini poetiche unendo le competenze artistiche con quelle letterarie. 

Il Caviardage e’ un metodo di scrittura poetica che aiuta, chi vi si dedica, a scrivere poesie e pensieri non partendo da una pagina bianca ma da testi già scritti: pagine strappate da libri destinati al macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale. La tecnica che ha dato origine al Caviardage, si contamina con svariate tecniche espressive (collage, pittura, acquerello) per dar vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori danno voce a emozioni difficili da esprimere nel quotidiano. 




BESTIE RARE

Lo studio del bestiario medievale ha interessato e coinvolto le classi Seconde che hanno dato libero sfogo alla fantasia per creare animali fantastici e bizzarri coniando anche dei simpatici nomi per le bestie inventate. Il lavoro ha seguito le fasi di: progettazione, fase esecutiva e allestimento con ideazione di una cornice ispirata ai codici miniati.

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Uno degli esemplari più belli è il bestiario di Aberdeen, un manoscritto inglese del XII secolo
con oltre 120 figure di animali realizzate con la tecnica della miniatura 

Molto interessante è stata la fase di progettazione dove gli studenti hanno elaborato idee grafiche di animali combinati creando immagini terrificanti, ironiche e bizzarre. Particolarmente lodevole il lavoro di Martina C. della classe 2A dell'Istituto Comprensivo "Nicoletta" di Coazze. L'allieva ha elaborato molte idee utilizzando lo strumento della tavoletta grafica indicando anche il nome per ogni creatura inventata.


Martina si è poi dedicata, nella fase esecutiva, alla realizzazione dell'animale chiamato CHIERVO, nato dall'unione di una lumaca e un cervo, racchiuso da una cornice che riprende i modelli medievali dei codici miniati. L'elaborato finale è stato molto soddisfacente.

Il CHIERVO si nasconde lentamente tra gli alberi della foresta 

Il PEDRILLO guizza via come un grillo

Il PEDRILLO è nato dalla fantasia di Davide B. della classe 2A, un animale marino dalla coda enorme e le fauci sempre aperte. Per la cornice lo studente ha realizzato un semplice modulo di linee oblique. Ma che cos'è un bestiario? Scopriamolo insieme!





Sono stati tantissimi gli animali inventati anche dalla classe 2B dell'Istituto Comprensivo di Sant'Ambrogio: un topo con la coda dell'istrice, un coniglio volante con le corna da cervo, una capra notturna con le ali da pipistrello! 






La classe 2B dell'Istituto Comprendivo "Nicoletta" di Coazze ha partecipato al progetto ideando gli animali più bizzarri come un leone dalle ali multicolore realizzato da Luciana S. T. e un camaleonte volante realizzato dalla talentuosa Laura B.

DISEGNA COME KEITH HARING

Con le classi Prime, dopo aver introdotto il linguaggio della grammatica visiva partendo dall'elemento più semplice (il punto) con le zucche di Yayoi Kusama, ci siamo dedicati allo studio della linea in tutti i suoi molteplici aspetti. Tra gli adolescenti lo stile di Keith Haring riscuote sempre un vivace interesse: sia per la semplicità grafica, sia per la vivacità dei colori che rendono i graffiti appetibili anche nel mondo del design e della moda. 




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A ogni studente è stato chiesto di pensare ad una tematica di tipo sociale, di attualità o un argomento a piacere nella quale individuare tre scene grafiche ispirate al linguaggio di Keith Haring. Dopo numerose idee e il lavoro osservato singolarmente, ogni allievo ha saputo tirare fuori delle immagini coerenti con lo stile proposto, creando anche interessanti dibattiti sulle tematiche trattate. Gli elaborati sono poi stati esposti nel corridoio della scuola corredati da una nota introduttiva al progetto.




Allestimento di una piccola mostra temporanea lungo il corridoio della scuola IC "Nicoletta" Coazze
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