LA SANGUIGNA | Tecnica e modalità d'uso

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Ieri, presso la Wellness Creative, ho introdotto agli studenti la meravigliosa tecnica della sanguigna. Sebbene sia uno dei mezzi espressivi più antichi (risalente già al mondo egizio e romano), essa fu pienamente introdotta a partire dal Rinascimento, in particolare dall'eclettico artista Leonardo da Vinci. La sanguigna è ricavata dal pigmento naturale dell'ocra rossa ed è una varietà di ematite; essa però eguagliò la popolarità del carboncino soltanto a partire dal XVI secolo. In commercio esistono sanguigne dalla diversa colorazione, dalle tonalità più calde e rossastre fino alle più fredde; ciò dipende  specificatamente dall'estrazione geografica del minerale. Questo pigmento è l'ideale per chiaroscurare nature morte ma soprattutto per caratterizzare i volumi della figura umana grazie alla sua morbidezza coloristica. Per iniziare a prendere confidenza con questa tecnica dalle grandi potenzialità espressive, consiglio di scegliere una sanguigna dal pigmento mescolato a legante secco (il tratto risulterà più volatile e facilmente sfumabile con il classico sfumino) e una invece mescolata con un legante grasso (generalmente indicata con la parola "oil") che consentirà di fare tratti più decisi come quelli del contorno o di lavorare minuziosamente nei dettagli. In alto potete osservare tre esempi che ho realizzato, combinando la sanguigna con la matita bianca pastello e una stabilo blu per smorzare la prevalenza della tonalità rosso mattone.

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